“I colori di Luzzati sono i più belli del Novecento italiano”, citazione da un visitatore di Casa Luzzati.
Casa Luzzati - inaugurata il 3 giugno 2021 -, ha ora la sua sede stabile a Palazzo Ducale, dopo tre anni di mostre, eventi, incontri, proiezioni cinematografiche e pubblicazioni.
La storia
Dal 2001 al 2018 la città di Genova, Renzo Piano, Porto Antico hanno accolto il patrimonio del grande maestro Luzzati nella sede di Porta Siberia dedicandogli il museo. Presto il Museo Luzzati è divenuto il museo internazionale degli illustratori, da Andrea Pazienza ad Altan, da Quentin Blake a Jutta Bauer, da Nicoletta Costa a Manuel Fior, solo per citarne alcuni.
La collezione è stata accolta nel 2021 negli spazi di Casa Luzzati a Palazzo Ducale, per volontà del Sindaco Bucci, che bene ha interpretato e riconosciuta l’opera e il patrimonio dell’artista Luzzati, un vero ambasciatore di Genova nel mondo.
Estate 2024
Questa estate Casa Luzzati, come è nella sua natura di centro di produzione culturale, ha creato una serie di iniziative dedicate ai cittadini genovesi e ai turisti (alcuni si recano a Genova appositamente per omaggiare Luzzati), a cominciare dalla mostra “60 anni di Gazza Ladra”, dedicata al film "La Gazza Ladra" (1964) di Gianini e Luzzati, nominato all’Oscar per il cinema di animazione.
Eppoi la promozione della campagna “IO SOSTENGO Casa Luzzati”, per diventare soci e partecipare ai futuri progetti e programmi. Si può aderire e ricevere una card nominativa, che darà diritto a benefit presso il bookshop interno.
Sabato 27 luglio “Sogno di mezza estate a Casa Luzzati”
La Lele Luzzati Foundation, anima e fucina di Casa Luzzati, apre le porte a numerose iniziative:
Durante la giornata saranno organizzate visite guidate gratuite alla mostra “LUZZATI Il Medioevo fantastico”, la grande esibizione inaugurata il 3 giugno 2024. Le visite sono svolte su prenotazione via mail a [email protected].
“Un po’ donna, un po’ clown”, guida allo spettacolo
“Un po’ donna, un po’ clown” è la performance di ClaMar Duet, Claudia Lawrence e Marco Beljulji. Come un quadro impressionista è una commistione di danzette, filastrocche e canzonette che daranno luce al mondo interiore e alla visione della vita dalla prospettiva di chi è al contempo donna (o uomo) e artista. Cittadini di due mondi che intrecciano la materia concreta a quella onirica, di pura razionalità ma anche di magia, capaci al contempo di essere fanciulli e adulti, al di là del dato anagrafico. In scena Claudia Lawrence (classe 1925) e Marco Beljulji (1993) sono accompagnati dalla musica del piano del maestro Luigi Lia, con tono leggero, quasi comico ma a tratti serio, sempre autoironico.
La rivista “Sipario” descrive così ClaMar Duet nell'attuale edizione trimestrale del 2024: “Non capita tutti i giorni di vedere una coppia di artisti che agisce mettendo in comunione due generazioni: una del passato e una del futuro, coniugati in un evento singolare che dimostra l’importanza e la forza dell’unione tra due generazioni. [...] e la complicità artistica dove due modi di far teatro s’incontrano: quello di Claudia Lawrence, stilizzato, misurato, essenziale e quello di Marco Beljulji, spontaneo, energico, dinamico." (Mario Mattia Giorgetti, Sipario, mensile triplo 2024).
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