"Genova è la mia migliore musa"

Luzzati exhibition in progress, dal 3 giugno 2023.

Luzzati lascia alla città di Genova un vero e proprio scrigno di tesori. La sua matita appena tornato da Losanna nel 1945 annota, schizza, disegna infiniti fogli con scorci, piazze, chiese, negozi, di una Genova distrutta dalla guerra ma vera scenografia a cielo aperto. Nel 1949 il regista René Clement ci consegna la splendida pellicola Le mura della Malapaga, con Jean Gabin, che ci presenta una città di macerie, intrisa anche di profonda umanità.

La mostra vuole essere un accento sul pensiero, sulle atmosfere, l’anima e la storia di Genova. Bozzetti, disegni, scenografie, serigrafie, acqueforti, scenografie urbane, ma anche testimonianze, scrittori, video dedicati alla città.

Le opere saranno allestite per titoli, temi nelle varie stanze di Casa Luzzati dal 3 giugno al 30 ottobre 2023, corredate di testi e didascalie in più lingue.
Si tratta di duecento originali realizzati nelle diverse tecniche: pastello, collage, patchwork, polimaterie.
L’allestimento è definito per sezioni tematiche, articolate nelle stanze di Casa Luzzati: 
a. Schizzi vecchia Genova anni ‘40/’50
b. Copertine per la rivista del Comune di Genova, anni ‘50
c. Genova medievale
d. Genova. Una città in 20 storie
e. Cristoforo Colombo, illustrazioni 
f. Calendari Genova, con tavole originali del Maestro 
g. Tovagliette su Genova (serie Panarello, 6 illustrazioni storiche)
h. Biglietti associazioni (Temi sociali)
i. Manifesti
j. Edizioni d’arte nelle diverse tecniche della xilografia, serigrafia, calcografia 
k. Film: Genova. Sinfonia della città, di Luigi Berio, 2005;Genova di tutta la vita, regia di Giorgio Bergami, poesie di Giorgio Caproni, letture di Gino Paoli, 1992.

La mostra è patrocinata dal Comune di Genova, dalla Regione Liguria, dalla Fondazione della Cultura Palazzo Ducale.

Ingresso gratuito.

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Luzzati. Manifesti e grafica editoriale 1947|2007

L’allestimento, inedito nel suo genere, si snoda in un percorso a sezioni per periodi, temi, tecniche che inizia negli anni ’40 e arriva al 2007 con il manifesto, l'ultimo, creato per il Festival di Sanremo. Oltre cento manifesti disegnati dal Maestro per spettacoli teatrali, manifestazioni, città, giochi, esposizioni, eventi culturali, declinano l’eclettismo compositivo della calligrafia e dell’immagine. Il lettering si fonde e diviene esso stesso figura, immagine. 
Per la prima volta in mostra il primo manifesto di Luzzati realizzato per il Teatro Ebraico del 1947. Presenti anche i manifesti della serie dedicata a Rodari, La storia di tutte le storie, i poster per il cinema d'animazione, lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, il Pulcinella per Aterballetto, Pollicino per il Teatro alla Scala, il Papageno per il Festival di Spoleto del '93 e molti altri capolavori della grafica di stupefacente suggestione e grande impatto visivo. Completano l'esposizione i libretti di sala, gli inviti, i biglietti augurali, le principali copertine per riviste e libri, gadget aziendali, oggetti, premi e altri materiali anche inediti.

A Casa Luzzati sino al 21 maggio 2023. Ingresso gratuito.

 

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Da Genova alle Americhe

Allestimento delle tavole del Calendario Colombiano realizzato da Luzzati nel 1952 e opere grafiche tra le quali la copertina del volume “Genova in Venti Storie” di Tonino Conte, illustrato da Luzzati ed edito da Laterza.
La mostra è visitabile sino al 23 ottobre, qui gli altri appuntamenti di "Genova per Colombo 2022".

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Le stanze della Memoria

L'esposizione è dedicata a "L’Israel dei bambini”, l'unico fumetto scritto in rime e illustrato da Emanuele Luzzati dal 1946 al 1952.
"Il primo numero esce il 20 febbraio ’49 e Lele ne è il disegnatore principe in quasi tutti i numeri di cui disegna le copertine; è anche autore delle Avventure di Guz, l’asino chalùz (pioniere), con vignette spiegate in rima, come faceva Il Corriere dei Piccoli” (Corrado Vivanti).

In mostra gli originali del fumetto, i disegni e il film d’animazione “Jerusalem”, realizzato insieme a Giulio Gianini nel 1990, sul testo dello scrittore Meir Shalev.

A Casa Luzzati dal 17 gennaio al 15 aprile 2023. Ingresso Gratuito.

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Luzzati incontra Gassman

L’incontro tra Lele Luzzati e Vittorio Gassman avvenne nel 1949, dopo lo spettacolo "Le allegre comari di Windsor" ai balletti di Nervi e questo incontro rappresentò per Luzzati l’ingresso nel teatro ufficiale.In mostra a Casa Luzzati figurini originali, foto di scena, manifesti e bozzetti per spettacoli come il "Peer Gynt" di Ibsen del 1950, il "Tieste" di Seneca del 1952 e film come "L’armata Brancaleone" di Mario Monicelli del 1966, oltre ad alcune copertine dei 45 giri con le letture di Gassman dei grandi classici della letteratura, realizzate da Luzzati all’inizio degli Anni Sessanta.

"Gassman mi scrive una cartolina in cui dice: «Sono Vittorio Gassman, ho visto la Lea Lebowitz. Siccome devo fare il Peer Gynt di Ibsen e ci sono maschere e tanti costumi, vorrei che li facesse lei se è d'accordo. […] Tanti cari saluti». […] Gassman, che era già Gassman, direttore della più importante compagnia teatrale italiana, che scrive, chiede, si adatta. Erano veramente altri tempi, si credeva davvero anche nel valore estetico delle cose che si facevano, al punto che io, alle prime armi, rifiutavo commissioni solo perché ero convinto che non potessero funzionare".

A Casa Luzzati dal 6 luglio al 18 settembre 2022. Ingresso Gratuito.

La mostra si affianca a quella che Palazzo Ducale dedica al grande Mattatore nel Sottoporticato 

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Come è nato il logo LLF

Armando Milani

Ho conosciuto Lele Luzzati negli anni 80 a Milano nello studio di Roberto Sambonet in occasione dei meeting dell’AGI, Alliance Graphique International.
Ricordo il suo atteggiamento gentile e riservato in contrasto con l’esplosione delle sue fantastiche immagini con fate e ...continua>

Luzzati, unico nella molteplicità

Mario Piazza

Luzzati con la sua arguzia sorniona e l’intelligenza appuntita scriveva di un suo carissimo amico, Flavio Costantini che era “unico”. Una parola azzeccata e precisa che ne definiva il valore e al tempo stesso l’impossibilità di una catalogazione. Appropriandocene ...continua>

Luzzati, il folletto dell'arte

Matteo Fochessati

Le illustrazioni di Lele Luzzati per le copertine della rivista del Comune “Genova” e per il periodico teatrale “Il Dramma”, diretto da Luciano Ridenti, così come i suoi progetti grafici per l’editoria e i prodotti discografici, se da un lato rimandano al ...continua>

La fête dans la Rue

Pasquale Diaferia

Era l’estate del 1998. Salivo l’infinita teoria di scale e scalette che portavano allo studio genovese di Luzzati. Ero Direttore Creativo di un’importante agenzia multinazionale della pubblicità. Eppure ero onestamente intimidito dall’incontro con ...continua>

La cifra segnica che diventa comunicazione

Elio Carmi

Un foglio bianco, neanche tanto grande, di solito 50x70. Un approccio intuitivo, creativo, espressivo, pittorico. Un concetto, idea, prodotto. La necessità di una sintesi, per tenere tutto insieme e per dare forza, immagine, impatto su quel foglio di carta 50x70. Per farlo ci vogliono ...continua>

Lele insegnava a vedere la luna

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