Casa Luzzati perché

Casa Luzzati è una sede relazionale, un luogo di apprendimento e di sviluppo della creatività. Nasce come centro di produzione culturale con lo scopo di divulgare l'arte e la biografia di Emanuele Luzzati, riscoprendo la libertà creativa dei suoi molteplici linguaggi. Titolare della gestione è la Lele Luzzati Foundation, depositaria del fondo opere donato dagli eredi e riferimento per la valorizzazione del patrimonio e delle collezioni del Maestro.

Inaugurata il 3 giugno 2021 nel centenario della nascita del Maestro, Casa Luzzati è fucina di progetti espositivi, di pubblicazioni, di incontri, di rassegne e di seminari; uno spazio-documento del lavoro di Luzzati, ma anche un luogo di apertura ad altre realtà, archivi, artisti e associazioni.

Un focus speciale è rivolto alle produzioni del cinema d’animazione, che fa parte del Dna di Casa Luzzati, dato che Luzzati e Gianini sono stati ben due volte candidati agli Oscar per i loro film di animazione. Lo spazio costituisce anche uno sguardo attento al mondo dell’illustrazione, del teatro, della grafica e del design.

Il Cantiere delle Arti costituisce l’area didattico-formativa di Casa Luzzati e sviluppa un calendario di attività che comprendono workshop e laboratori ludico-creativi rivolti alle scuole, ai bambini e agli adulti.

 

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Vuoi svolgere un tirocinio curriculare a Casa Luzzati?

Lele Luzzati Foundation offre l’opportunità di svolgere un tirocinio curriculare rivolto a studenti interessati a scoprire il dietro le quinte di un museo, all'interno di un percorso specializzato e molto stimolante.
Il progetto formativo prevede attività sui contenuti delle esibizioni, approfondimenti sulla figura del Maestro Luzzati e del suo universo artistico, l'assistenza nel bookshop e nell'accoglienza, la partecipazione fattiva alle attività culturali di Casa Luzzati, sperimentando così anche la relazione diretta con il visitatore negli spazi espositivi.
Sei interessato? Qui tutte le info.

Scopri Casa Luzzati

Casa Luzzati è una casa con molte stanze, spazi che sono dedicati alle esposizioni, spesso più di una contemporaneamente, ma anche ad altre attività a cominciare dai laboratori didattici e dai workshop per amanti delle arti applicate.
Il nostro auditorium Sala Gianini viene utilizzato per incontri culturali, come presentazioni di libri e mostre, cicli di conferenze (ad esempio le Domeniche a Casa Luzzati o il BookPride), oltre a essere a disposizione per eventi privati e aziendali. 
Casa Luzzati inoltre ha spesso ospitato iniziative legate al no-profit come nel caso di WeCare, associazione dedita al supporto dei malati oncologici.

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La macchina verticale

Luzzati e Gianini si sono affermati come la coppia d’oro del cinema d’animazione italiano. Accomunati dalle medesime passioni, la loro genialità si è messa al servizio di un fortunato sodalizio che ha generato una serie di opere dalle immagini estremamente divertenti e di una bellezza eccezionale, due delle quali hanno ottenuto la nomination agli Oscar come Miglior Cortometraggio d’Animazione: La gazza ladra (1966) e Pulcinella (1974).
Le loro personalità, diverse ma complementari, erano unite da una grande sintonia: la divisione dei compiti fu chiarissima fin dagli esordi. Soggetto, sceneggiatura e regia erano opera comune; dopo di che, l’uno realizzava una stupenda e coloratissima tavolozza a cui l’altro dava vita, fondendo i loro due talenti in una rara alchimia
Tutti gli aspetti tecnici, come sviluppo e stampa delle pellicole, montaggio e sincronizzazione delle colonne, erano affidati a Gianini, coadiuvato da un impareggiabile orecchio musicale.
I due autori avevano cominciato a realizzare che quello che era iniziato come un gioco affascinante, si stava trasformando in un vero e proprio nuovo mestiere per entrambi. 
Nacque così il loro primo studio, in Via Nicotera 26, nel quartiere romano di Prati. Un grande e arioso stanzone affacciato su un piccolo giardino, dove si trovava il banco d’animazione (o macchina verticale) e i tavoli da disegno, con annessa una stanza più piccola che ospitava la moviola e altri macchinari.

Il banco d’animazione era stato costruito da Gianini stesso trasformando e adattando la cinepresa Debrie 35mm in una macchina in verticale sul banco di animazione, dotato a sua volta di due piani di ripresa: il primo, formato da una lastra di cristallo, montato su una struttura di ferro, era per i personaggi; mentre l’altro serviva per la scenografia ed era montato a distanza in modo da ottenere un effetto di profondità di campo.

 

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