La mostra San Francesco inventò il Presepio è un omaggio all’anniversario del presepe di Greccio, fortemente voluto da San Francesco d’Assisi nel 1223. In questa importante occasione, la Lele Luzzati Foundation vuole onorare una secolare tradizione attraverso il pensiero di Emanuele Luzzati, che da sempre ha guardato ai valori delle differenti culture.
Il Maestro raccontava: “Posso dire di essermi avvicinato al mondo del presepe di strada, ogni volta che andavo a Napoli, specialmente nel periodo natalizio; passavo delle ore a San Gregorio Armeno, affascinato dagli artigiani che dipingevano statuine sotto il mio naso, e ogni volta tornavo a casa con figurine e figurette”.
La mostra, allestita nella sala Alfabeto, sarà un’occasione insolita per rivisitare nel periodo natalizio, l’interpretazione artistica del presepe a firma di diversi importanti autori tra cui: il Maestro Luzzati, Umberto Piombino, Sandro Lorenzini, Guido Crepax, Marcello Mannuzza, Vincent Maillard e Antonio Crugliano con il suo presepe tattile. Alcune tele dipinte da Paola Ratto tratte da disegni e bozzetti originali di Luzzati, faranno da scenografia ai manufatti. L’arazzo in tela Genova dipinto da Francesca Parodi
riconduce agli affreschi di Gentile da Fabriano.
“Il presepe è fatto della semplicità del teatro popolare, ma anche della sua inestinguibile magia” Lele Luzzati
Di Lele Luzzati sarà visibile una raccolta delle opere dedicate al tema del presepe, a partire dai bozzetti sulla Cantata dei Pastori di Andrea Perrucci, per l'inserto della rivista “Il Dramma” del 1950.
Saranno anche esposte immagini de I presepi di Luzzati per il grande presepe realizzato nelle differenti edizioni per la città di Torino.
La mostra comprende inoltre un omaggio all’artista Umberto Piombino, con un presepe in lamierino d’acciaio, realizzato per l’Italsider nei primi anni Sessanta.
Di Sandro Lorenzini è invece il presepe in ceramica, opera vincitrice del primo Premio Nazionale della Rassegna dei Presepi Città di Trento nel 1980.
Su gentile concessione di Carlo Savona, la mostra sarà arricchita dall’album Il mio presepio (1963) inciso espressamente per l’album “Il Quartetto Cetra presenta IL MIO PRESEPIO, il presepio da costruire”. Le illustrazioni di Guido Crepax vennero concepite proprio per la creazione di un presepe stampato su cartoncino, e poi assemblato attraverso tagli e figurine da incollare.
Una sezione è dedicata ai bozzetti originali per la Cantata dei Pastori, interpretata da molti anni da Peppe Barra.
In mostra anche una serie di sagome lignee a grandezza naturale che appartengono al gruppo presepiale realizzato da Luzzati nel 1995 per il Club Anni Trenta e ispirato ai personaggi dei fumetti.
Un progetto di possibile realizzazione futura è quello de Il presepe di ritorno, che prevede un allestimento su chiatta sul mare con 17 figure della natività, da bozzetto inedito del Maestro Luzzati realizzato da Francesca Parodi.
Il presepe di ritorno fa riferimento a quanti nei primi decenni del ‘900 hanno dovuto espatriare in paesi lontani, ricorrendo alla memoria, alle tradizioni di origine in una unità di sentimenti della propria terra. Il presepe filo della memoria.
Il presepe appartiene a tutti e proprio per questo è il simbolo giusto per creare un'occasione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti. Partendo da questo presupposto il 2 febbraio 2024 a Casa Luzzati è stata organizzata una "visita tattile" alla mostra sul presepe.
Tutte le opere dell'esposizione infatti sono state allestite per essere fruibili tattilmente, sono dotate di un QR Code che ne fornisce una audio descrizione e di didascalie in braille stampate dall'Università di Genova. Il manifesto della mostra è stato realizzato da Paroledavendere utilizzando il font Atkinson Hyperlegible, carattere tipografico sviluppato dal Braille Institute of America e indicato per la lettura di ipovedenti e dislessici.
La mostra è patrocinata dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e sarà visitabile sino al 4 febbraio 2024.
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